Altre 4 sentenze di vittoria: B.P.B. condannata a rimborsare

Confconsumatori di Bari Capurso Triggiano comunica altre quattro nuove ed importanti sentenze di vittoria ottenute di recente dall’Avv. Alessandra Taccogna, Responsabile Comunale di Bari Capurso Triggiano, in materia di rimborso somme e di risarcimento danni, da parte dell’Arbitro per le Controversie Finanziarie.

Precisamente, con la decisione n. 1753 del 26/07/2019, l’Arbitro per le controversie finanziarie, in accoglimento del ricorso presentato dall’Avv. Alessandra Taccogna, per conto di una coppia di azionisti raggirati (marito e moglie), ha dichiarato la Banca Popolare di Bari, tenuta a corrispondere ai predetti, la somma di €. 22.607,70 alla ricorrente e di €. 738,83 al ricorrente, comprensivi di rivalutazione monetaria, oltre interessi legali sino al soddisfo, fissando il termine per l’esecuzione in trenta giorni dalla ricezione della decisione.

Con la decisione n. 1812 dell’08/08/2019, pronunciata in altro procedimento, l’Arbitro per le controversie finanziarie, in accoglimento del ricorso presentato sempre dall’Avv. Alessandra Taccogna, per conto di un’ altra anziana azionista, ha dichiarato la Banca Popolare di Bari, tenuta a corrispondere alla medesima, la somma di €. 24.034,33, di cui €. 11.939,85 a titolo restitutorio, oltre interessi legali, ed €. 12.098,48, a titolo risarcitorio e comprensivi di rivalutazione monetaria, oltre interessi legali dalla data della decisione sino al soddisfo, fissando il termine per l’esecuzione in trenta giorni dalla ricezione della decisione.

Ancora, con la decisione n. 1818 del 09/08/2019, pronunciata in altro procedimento, l’Arbitro per le controversie finanziarie, in accoglimento del ricorso presentato sempre dall’Avv. Alessandra Taccogna, per conto di un altro anziano azionista, ha dichiarato la Banca Popolare di Bari, tenuta a corrispondere allo stesso, la somma di €. 18.822,83, di cui €. 12.461,80 a titolo restitutorio, oltre interessi legali ed €. 6.361,03, a titolo risarcitorio e comprensivi di rivalutazione monetaria, oltre interessi legali sino al soddisfo, fissando il termine per l’esecuzione in trenta giorni dalla ricezione della decisione.

Analogamente, con altra decisione n. 1840 del 06/09/2019, emessa in un altro procedimento diverso, l’Arbitro per le controversie finanziarie, sempre in accoglimento del ricorso presentato dall’Avv. Alessandra Taccogna, per conto di un altro anziano azionista, ha dichiarato la Banca Popolare di Bari, tenuta a corrispondere allo stesso, la somma rivalutata di €. 30.531,83, oltre interessi legali sino al soddisfo, fissando il termine per l’esecuzione in trenta giorni dalla ricezione della decisione.

Tutti i ricorsi su descritti hanno in comune la condanna della Banca Popolare di Bari a risarcire gli azionisti raggirati, per i danni subiti a causa dell’inadempimento di alcuni obblighi nella vendita di azioni.

Tra i ricorrenti: persone con la sola licenza di scuola elementare o addirittura analfabeti, completamente raggirati; anziani che dopo aver lavorato all’estero, una volta tornati in Italia, hanno perso tutti i loro risparmi che pensavano di depositare in un salvadanaio sicuro (così era stato loro detto dalla Banca) ed invece li hanno investiti in titoli ad alto rischio; gente di età avanzata ed ammalata, cui dalla Banca sono state chieste delle firme, senza spiegare neppure di che cosa si trattasse.

I predetti hanno anche provato a chiedere la vendita delle azioni, ma senza riuscirci.

Per questo, difesi dall’Avv. Alessandra Taccogna, hanno presentato degli esposti all’Arbitro per le controversie finanziarie, chiedendo di dichiarare nullo il contratto di vendita di quelle azioni.

Ebbene, nonostante la Banca si sia difesa presentando delle controdeduzioni e chiedendo il rigetto dei ricorsi, l’Arbitro ha rigettato tale richiesta e, riconoscendo la violazione, da parte della Banca, delle “regole di condotta”, visto che i ricorrenti “non erano in grado di percepire con piena consapevolezza l’elevata rischiosità delle operazioni di investimento compiute (i questionari di profilatura non sono mai stati compilati correttamente ed in alcuni casi erano completamente inesistenti o recanti firme non apposte dai ricorrenti)”, ha condannato la Banca al risarcimento.

Si avvisano, quindi, tutti i cittadini, consumatori ed utenti che abbiano necessità di essere tutelati in casi simili a quello descritto, o anche diversi, che possono rivolgersi alla Confconsumatori di Bari, Capurso, Triggiano (BACT), previa fissazione di un appuntamento, contattando il numero di cell. 334/3556495.