CORONAVIRUS: INIZIATIVE LEGALI DA SETTEMBRE IN POI

Questa pagina è dedicata anche a tutti coloro che mi contattano quotidianamente tramite Facebook, messaggi, whatsapp, ecc.., tutti drammaticamente preoccupati per il difficile momento storico – sanitario – economico, che stiamo vivendo.

Ebbene, non ho mai nascosto di essermi trovata per volontà non mie nè di nessun altro che mi appartenga, “particolarmente catapultata” nella questione “coronavirus” da circa due anni a questa parte, ed impegnata in prima linea.

Questa “singolare” pandemia, per tale ragione da me seguita accuratamente nei dettagli oramai da quando è nata, da originario problema “sanitario”, pare che si sia trasformata in strumento di distruzione di tutti i lavoratori, dapprima gli autonomi, successivamente i lavoratori subordinati e, onestamente, mi è difficile comprendere perchè mai una popolazione, quella italiana cui mi sento vicina, dopo aver tanto sofferto, debba essere tuttora, ulteriormente vessata da misure restrittive che vengono adottate con decreti, i quali si pongono in contrasto con leggi e norme inderogabili di rango superiore, come il diritto europeo e internazionale, diversificando l’Italia dalla restante parte del mondo, perchè sopprimono ogni diritto e libertà costituzionalmente riconosciute e tutelate.

Ebbene, vengo al punto: non è mi è parso fino ad ora che sia stata adottata una sola misura efficace nel contenimento di una infezione così diffusiva, per cui la prima cosa che và fatta è di certo “contenere territorialmente” l’area geografica infetta e non, di certo, consentire continui spostamenti a tutti coloro che arrivano da altre parti del mondo, con mezzi leciti, ma anche illeciti, i quali all’ingresso in Italia, non vengono neppure sottoposti a quarantene obbligatorie, per un numero di giorni sufficienti a scongiurare l’importazione di altre varianti nel territorio, e neppure a tamponi.

A tanto si aggiunge la distribuzione di mascherine contraffatte (da me personalmente usate), addirittura distribuite nei reparti Covid insieme alle tute non a norma, poi ritirate dal mercato, che hanno favorito in tutti i modi i contagi, facendo salire l’Italia sul podio, per numero di infettati e morti.

Andiamo avanti: al di là di quelle che possano essere le responsabilità nella gestione di questa pandemia, stiamo assistendo a quella che è letteralmente la rovina sociale ed economica di una intera popolazione che, attualmente, vede due schieramenti contrapposti: vax e no vax, cosa che ha portato ad una retrocessione di quella che era una società civile, all’epoca primitiva, pertanto, antiche manifestazioni di razzismo, vengono addirittura riproposte oggi, e fomentate da autorevoli esponenti, virologhi, attori, presentatori televisivi, che hanno monopolizzato letteralmente gli schermi.

La televisione, quindi, che noi tutti provvediamo a pagare regolarmente, lungi dal garantire una comunicazione democratica, ha soppresso ogni forma di dibattito scientifico, in quanto da mesi ascoltiamo solo dei monologhi che, nella prima parte di questa pandemia, erano concentrati sull’alimentazione del terrorismo per la malattia Covid 19, con immagini di ospedali, ammalati, carri funebri, ecc.. cui poi è subentrato il terrorismo per “varianti” (indiana, delta, ypsilon, ecc…che qualcuno avrà pure fatto entrare dai confini senza controlli) ed ancora, atto finale dell’intero copione della commedia: la pressione quotidiana, incessante, ossessiva alla vaccinazione sperimentale Covid, la quale è sfociata nelle seguenti dichiarazioni pubbliche, reiterate anche da “esperti” e “gente autorevole”, di una gravità inaudita: “se non ti vaccini contro il Covid, non lavori e ti togliamo la retribuzione”; “se non ti vaccini contro il Covid, muori”.

E più si và avanti, più questa pressione mediatica e tramite social incalza, in una sorta di delirio collettivo, che sta producendo gente disorientata, impaurita, depressa, rabbiosa, distrutta economicamente, disgregazione sociale, classismo, ecc….

A questo punto, precisando che da sempre mi reputo pro vaccino, quindi, avendo ricevuto diversi vaccini anche per scelta, nella mia vita, non rientro assolutamente nei no vax, quanto semplicemente nelle persone che studiano e che si informano, ebbene ricordare che:

1) il Regolamento (UE) 2021/953 del Parlamento europeo e del Consiglio del 14 giugno 2021, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea L. 211 del 15 giugno 2021, alla pagina 7 del considerando 36, prima fase, così recita testualmente: “è necessario evitare la discriminazione diretta o indiretta di persone che non sono vaccinate, per esempio, per motivi medici, perchè non rientrano nel gruppo di destinatari per cui il vaccino anti Covid – 19 è attualmente somministrato o consentito, come i bambini, o perchè non hanno ancora avuto l’opportunità di essere vaccinate o hanno scelto di non essere vaccinate. “;

2) la Costituzione della Repubblica italiana, all’art. 32 comma n. 2, cosi recita: “nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge”, la quale ultima non può ovviamente porsi in contrasto con norme di carattere superiore, come appunto il diritto europeo ed internazionale;

3) l’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro; la sovranità appartiene al popolo, che la esercita  nelle forme e nei limiti della Costituzione (art. 1 Cost.);  la Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove  le condizioni che rendano effettivo questo diritto (art. 4, comma 1 Cost.).

A tutto si aggiunge la natura sperimentale dei vaccini anti Covid, come riportato negli stessi bugiardini, che espressamente dichiarano che non si conoscono gli effetti a breve, medio, lungo termine degli stessi, nè sono mai stati fatti studi sui bambini e non si sà nulla sulla cancerogenicità di essi, che non impediscono l’infezione e la trasmissione ad altri.

In aggiunta, anche i documenti ufficiali di Ema ed Aifa, proprio per la natura sperimentale degli stessi, ne escludono ogni forma di obbligatorietà, la quale integrerebbe, in ogni caso, altre forme di violazioni ancora più gravi, quali quelle del Codice di Norimberga e gravi reati previsti dal codice penale, come l’estorsione (del consenso) e la violenza, tutti punibili con la reclusione.

Infine, la letteratura scientifica più recente e le evidenze, accompagnate dalle dichiarazioni del Presidente dell’Ordine dei Medici di Roma, hanno espressamente evidenziato e reso pubblico, che anche i vaccinati possono infettarsi e trasmettere l’infezione, quindi se la vaccinazione potrebbe servire a ridurre l’impatto grave della malattia (varianti permettendo) su chi se la fà, non produce cambiamenti in un contesto comunitario, dove il vaccinato può infettare da asintomatico, quindi, in forma ancora più subdola del non vaccinato che, invece, manifestando la malattia, si metterebbe in quarantena.

A conclusione di tutto questo, nel ribadire fermamente il principio di libera scelta sanitaria, universalmente riconosciuto, previa adeguata, corretta e completa informazione, che non si può ridurre solo ed esclusivamente in un pressing unilaterale al vaccino, ma deve includere anche l’illustrazione degli effetti collaterali che da questo possono derivare, della natura sperimentale e della valutazione del rapporto rischio – benefici del paziente, secondo il principio di massima precauzione nella somministrazione dei farmaci, a tutela reale della salute umana, per cui è alquanto indecente assistere, di continuo, a determinati spot televisivi, in cui viene offerto olio, birra, crema di pistacchi, ecc…gratuitamente, in cambio di una dose di vaccino, da cui invece della “libertà e del dono”, potrebbe ben conseguire anche la morte, come è avvenuto con Camilla e tanti altri, per i quali è stato accertato il nesso di causalità con gli esami autoptici.

Orbene, tutti i deceduti avevano ricevuto il vaccino Astra Zeneca e Jhonson, poi ritirati dal mercato, ma dopo essere stati somministrati su larga scala, a tutta la categoria dei docenti, ed anche ad altri, benchè sia risultato che Pfizer e Moderna abbiano registrato un numero di reazioni avverse, addirittura superiore.

Tutto questo lo si evidenzia con il solo scopo di informare correttamente, perchè solo una corretta informazione, rende liberi di scegliere consapevolmente.

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Per quanto illustrato si preannuncia, quindi, di aderire alle azioni legali che saranno organizzate, anche a livello nazionale, di cui molte già in corso:

1) per tutelare tutte le categorie di lavoratori che, sull’esempio di quanto accaduto per il comparto sanità (trasformati da eroi Covid in untori, costretti ad inocularsi sulla base di un decreto legge emergenziale, unico nel mondo), siano i destinatari di provvedimenti di sospensione dal lavoro con decurtazione di retribuzione; discriminazioni, mobbing, vessazioni, solo perchè hanno liberamente deciso di non aderire alla sperimentazione dell’anti Covid, che si concluderà nel dicembre 2023 – benchè non si stia facendo una seria farmacovigilanza attiva, ma solo passiva – anche in considerazione del fatto che non vi è tutela comunitaria che giustifichi un obbligo di vaccino, nel momento in cui il vaccinato si infetta e può infettare gli altri;

2) per tutelare tutti coloro che abbiano una età inferiore ai diciotto anni, sui quali addirittura questo vaccino non è mai stato testato, e addirittura ha prodotto fenomeni di: mio carditi, ictus, infarti e leucemie fulminanti ecc…che apprendiamo quotidianamente dai quotidiani, verificandosi a distanza di qualche ora o il giorno dopo la somministrazione del siero: ebbene a nessun ragazzo o bambino deve essere impedita la frequenza scolastica in presenza, attuando una sorta di discriminazione sociale in dad, solo perchè non ha aderito alla sperimentazione;

3) a tutela di tutti coloro che, pubblicamente, vengano scherniti, denigrati, etichettati con il termine spregiativo di “no vax”, solo perchè non si sono sottoposti alla sperimentazione Covid, che è altra cosa dall’essere contrari ai vaccini, ed in ogni caso anche l’essere “no vax” merita rispetto, perchè rientrante nella libertà di scelta individuale, costituzionalmente tutelata (art. 21 Cost.).

4) nei confronti delle emittenti televisive che, monopolizzando l’informazione, continuino a pressare incessantemente la collettività con comunicazioni terroristiche, finalizzate alla vaccinazione di Stato, con l’aggravante che non è lo Stato a prendersi la responsabilità delle reazioni avverse che possono derivare dai vaccini, in quanto questa responsabilità viene ribaltata integralmente sull’individuo, con la pretesa che sia questi a dover firmare un cosiddetto “consenso informato”, che non è affatto preceduto da una adeguata, completa, preventiva informazione sui possibili rischi, verificatisi i quali nessuno risarcirà, perchè sia le case farmaceutiche, sia i vaccinatori si sono adeguatamente tutelati con lo “scudo penale”.

Queste pratiche, ovviamente, costituiscono politiche commerciali sleali e scorrette, per l’aggressività con cui si rivolgono verso la collettività, che viene sottoposta a dei trattamenti sperimentali in cambio di una fantomatica “libertà”, che poi si rileva solo un’illusione, in quanto gli stessi vaccinati sono tenuti ad osservare tutte le misure anti contagio (mascherine, distanziamento, ecc…), previste anche per i non vaccinati.

Ebbene tali politiche commerciali sono vietate dal Codice del Consumo, o D. L.vo 6 settembre 2006, n. 206, poichè finalizzate ad un unico obiettivo, a discapito della corretta informazione, dal momento che non si citano mai le cure domiciliari precoci, che pure hanno consentito a tanta gente di guarire dal Covid 19, e neppure viene data voce a scienziati di fama mondiale che hanno un pensiero divergente, non avendo probabilmente situazioni di conflitto di interesse con le multinazionali produttrici di vaccini, i quali sostengono addirittura che non si vaccini mai in piena pandemia, perchè il virus reagisce mutando, cosa che produce nuove varianti vaccino resistenti, per il principio di pressione selettiva.

La stessa comunicazione che viene di continuo data, è quindi ingannevole e distorta, perchè volta unicamente ad estorcere il consenso alla vaccinazione – in una fase di sperimentazione, priva di certezze – con una promessa di libertà che non esiste e che, pur se esistesse, non potrebbe comunque costituire una valida ragione per un trattamento sperimentale sanitario, il quale, piuttosto, dovrebbe essere somministrato su altre basi di natura scientifica e medica, previa adeguata valutazione e analisi clinica del paziente, anche per il tramite di adeguati accertamenti medici, che tuttora non vengono disposti, nè nella fase ex ante vaccinazione (per testare la presenza di eventuali anticorpi naturali che, si è visto ultimamente, proteggono più dello stesso vaccino; di allergie, ecc…) e neppure nella fase ex post, per monitorare attentamente lo stato di salute dei vaccinati;

5) riceveranno tutela anche coloro che vengano sanzionati per il mancato possesso del certificato verde o green pass, sulla scorta di altre sentenze di vittoria, già emesse nei precedenti lockdown.

Alla luce di quanto illustrato, quindi, da settembre in poi, chiunque subisca danni e/o discriminazioni, a motivo della propria scelta sanitaria, per una delle ragioni su indicate, potrà ricevere assistenza, presso:

Confconsumatori BACT  – Direttivo Regionale

cell. 334/3556495     E mail: aletaccogna.confconsumatoribari@gmail.com 

Sito web: www.confconsumatoribact.it