Fondo di solidarietà B.P.B.

 

Fondo di solidarietà Banca Popolare di Bari

 

Vi informiamo che la Banca Popolare di Bari ha, finalmente, deciso di erogare un secondo fondo a sostegno degli azionisti –SOLO PERSONE FISICHE- in difficoltà, anche questa volta di 1.000.000,00 di euro (un milione), ampliando la platea a coloro i quali hanno un reddito certificato ISEE inferiore a 50.000,00 (il precedente era 24.000,00).

 

Per quanto attiene alla partecipazione al Fondo 2018, di seguito sono indicati requisiti, termini, condizioni e modalità di partecipazione.

 

Vi invitiamo, infine, a leggere con attenzione le seguenti indicazioni al fine di presentare, ove ricorrano i requisiti, la Vs. domanda per tempo ed in modo corretto.

 

LA B.P.B, su sollecitazione e richiesta del Comitato per gli azionisti, ha deliberato l’ulteriore stanziamento di € 1.000.000,00 (un milione), da destinare a titolo di supporto e liberalità in favore dei Soci che si trovino nelle seguenti condizioni:

 

persone fisiche con un reddito ISEE inferiore ad Euro 50.000 (cinquantamila) che non siano state già precedentemente beneficiate dalla suddetta liberalità e che si trovino in condizione di disoccupazione e/o colpite da gravi patologie, che necessitino di beni e/o cure di prima necessità.

La misura massima del contributo è fissata in € 10.000,00 (Euro diecimila) per ciascun Socio.

 

 

Le domande di accesso al Fondo, corredate della suddetta documentazionedovranno pervenire al Comitato e/o alla Banca entro e non oltre il 14 dicembre 2018.

 

Gli indirizzi per inoltrare le domande di accesso sono i seguenti:

al Comitato Azionisti,  via mail: comitatoazionistibpb@gmail.com

In Banca, presso tutte le filiali di Banca Popolare di Bari oppure a mezzo e mail a: fondosoci@popolarebari.it

 

 

Documenti da allegare alla richiesta:

1) certificazione ISEE rilasciata da ente ufficiale abilitato, dalla quale risulti un reddito inferiore ad euro cinquantamila, a partire da maggio 2018;

2) copia della documentazione attestante la gravità della patologia, rilasciata da struttura sanitaria pubblica o medico specialista;

3) certificato di disoccupazione

 

 

Nell’ipotesi in cui le domande dovessero essere superiori al plafond previsto (1 milione di euro) è verosimile, che il Fondo proceda ad una riduzione pro quota e proporzionale al contributo previsto.